La Storia

"IL Cigno è bianco, grande, vola,
e nell' immaginario
collettivo rappresenta
un inno alla vita e alla bellezza".

Il Cigno è un'attività commerciale ma i titolari
lo considerano un'avventura di arte e di vita
iniziata a Milano in via manzoni, n 7 nel 1968.

Bartolomeo e Adele volevano
iniziare un'avventura
commerciale in cui l'arte fosse la
base intesa come continua ricerca,
passione, apertura verso ogni
forma di cultura.
Milano allora era crocevia
importante di tante tendenze artistiche.
Dalle serate a Brera, con Dino Buzzati
e Alberto Machiavelli, si passava
agli incontri a Bruxelles, con Isy Brachot
a Monaco di Baviera , con la Delfs,
a Dusseldrof, Colonia, Heidelberg con
Pollhammer a Basilea con Art Basel.
L'Europa con le sue diverse voci era
in fermento e Bartolomeo Gatto imponeva la
sua linea di pittura estremamente
mediterranea con l'uso immaginifico
del colore e della prospettiva.
"Pittava col pennello" come dicevano i suoi amici.
Adele, con la sua arte della tavola privilegiava
il gusto italiano sceglieva Richard Ginori
gli orafi fiorentini, Brandimarte, Pampaloni
o l'ufficialità di Cesa, per rimescolare le sue tavole innovandole inserendo Taitu, Traversi,
o la Scuola Romana con Tommaso Barbi
e i Vivai del Sud.

Dal 1978 il Cigno è a Salerno in Corso Garibaldi 241.
Continua a proporre oggetti di design per la casa
ma con un valore aggiunto, quello dell'esperienza
e del confronto continuo fra ciò che
propone lo stile classico italiano e le nuove
tendenze "povere" del cult europeo.